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Raccolta n. 1
In questa pagina trovi 5 Favole che consentono ai bambini di avvicinarsi all'affascinante mondo dello Yoga.
Attraverso la narrazione i bambini seguono la sequenza narrativa dei fatti e interpretano il racconto e i personaggi con le posizioni Yoga (asana) facilitate e adatte alle loro capacità.
Le sequenze narrative sono organizzate in modo da rendere il passaggio da una posizione all'altra fluido e armonico.
Protagonista di questi racconti è la natura e i valori coerenti con la filosofia Yoga.
Le Favole in Yoga sono adatte ai bambini di età compresa tra i 5 e 7 anni.
Per introdurre l'attività Yoga con le favole puoi procedere in questo modo:
Per ogni racconto trovi il testo che riporta in sottolineato le azioni da compiere; il video, dove dimostro la sequenza con i movimenti e le posizioni; la gallery fotografica delle singoli posizioni.
In fondo alla pagina poi, trovi il pulsante per scaricare il file PDF completo di tutti i racconti.
Gli attrezzi più importanti di cui hai bisogno per fare yoga
sono il tuo corpo e la tua mente.
(Rodney Yee)
Buon lavoro!
Nel giardino di Anna
Saluto al sole:
eseguiamo alcuni movimenti del saluto al sole. Partendo in piedi, allunghiamo le braccia in alto, poi portiamo la schiena in avanti sulle gambe e infine ci posizionamo con le mani poggiate al pavimento, una gamba tesa indietro e la schiena che si allunga avanti.
Cane che guarda in giù:
i palmi delle mani spingono a terra, gli ischi spingono verso l'alto, i piedi poggiano a terra.
Albero:
equilibrio su una sola gamba e la pianta dell'altro piede poggiata sulla coscia.
Possiamo abbassare il piede raggiungendo un posizione più comoda per tenere l'equilibrio.
Rami:
è la posizione nota come Guerriero 3.
Una gamba è sollevata dietro parallela al pavimento, la schiena si allunga in avanti, le braccia continuano l'allineamento portandosi sopra la testa.
Aspettiamo che fioriscono i semi:
seduti sui talloni con la schiena schiena diritta.
Nota come posizione dell'eroe.
Farfalla:
seduti, pianta dei piedi uniti e ginocchia verso il basso aprendole il più possibile senza sforzare i muscoli.
Arcobaleno:
posizione semplificata da svolgere tenendo un ginocchio poggiato al pavimento e l'altra gamba tesa.
Il braccio sopra la testa disegna un arco, allungando la schiena.
Una gita in montagna
Montagna:
gambe leggermente divaricate, piedi ben piantati al pavimento con il peso distribuito in modo uniforme, schiena allungata, braccia rilassate lungo il corpo.
Aquila:
spostare il peso su una sola gamba attorno alla quale si avvolge l'altra.
Congiungere i gomiti e piegare le braccia unendo i palmi.
Cascata:
allungare la schiena avanti cercando di tenere le gambe tese.
Anatra:
divaricare le gambe piegando le ginocchia.
Palmi delle mani uniti avanti al petto e gomiti che spingono in fuori le ginocchia.
Serpente:
sdraiati a pancia in giù, le gambe allungate indietro, leggermente aperte circa quanto le anche, sollevare la schiena, collo diritto e glutei contratti. Possiamo anche tenere i gomiti leggermente flessi.
Roccia:
in ginocchio, sedersi sui talloni e allungare la schiena avanti, appoggiando la testa al pavimento.
Orso:
bacino sollevato verso l'alto con i palmi delle mani e i piedi poggiati a terra. La schiena si allunga e la testa si rilassa in giù.
Tavolo:
sollevare il bacino tenendo le gambe piegate e mani e piedi poggiati al pavimento.
Mantenere l'allineamento di spalle, bacino e ginocchia.
Tutti al mare
Saluto al sole:
in piedi ci allunghiamo verso l'alto con le braccia salutando il sole.
Poi le braccia si aprono in fuori continuando a percepire l'allungamento immaginando di sentirci come i raggi del sole, lunghi e luminosi.
L'ombrellone:
in piedi, in equilibrio su una sola gamba, immaginiamo di sprofondare con il piede nella sabbia e piantare un robusto e resistente ombrellone da spiaggia.
Le braccia in alto aperte verso fuori, simulano l'ampiezza della parte alta dell'ombrellone.
Surf:
in piedi una gamba è piegata e l'altra è tesa.
Questa posizione che richiama l'asana del guerriero, ci consente di simulare il surfing sulle onde del mare.
Le braccia sono parallele al pavimento, tese e in linea con le spalle.
Delfino:
gomiti poggiati al pavimento, solleviamo il bacino verso l'alto allungando la schiena e cercando di poggiare i talloni al pavimento.
Castelli di sabbia:
simile alla posizione precendete con la differenza che sono poggiate al pavimento le mani e non i gomiti.
Grazie a questa posizione, il bambino riesce a stirare il retro delle cosce, rinforzare le braccia ed allungare la spina dorsale
Ponte:
teniamo allineato il corpo sostenendoci sui due punti di appoggio di mani e avampiedi.
Il corpo è allineato al pavimento, le spalle rilassate posizionate sopra i polsi, la testa in linea con la colonna verticale.
Conchiglie:
gambe distese avanti, afferriamo le punte dei piedi e allunghiamo la schiena in avanti cercando di mantenere le gambe tese.
Gabbiano:
seduti a terra, una gamba è piegata e l'altra è distesa dietro.
I fianchi sono rivolti in avanti, la schiena è allineata alla colonna.
Granchio:
solleviamo il bacino spingeno i palmi delle mani e i talloni.
Solleviamo una gamba mantenendo sulla stessa linea ginocchia, anche e spalle.
Bambino felice:
distesi sulla schiena portiamo le ginocchia al petto afferrando le punte dei piedi con le mani.
Le ginocchia sono divaricate.
Una giornata d'autunno
Tina si sveglia:
in piedi, gambe divaricate, braccia aperte in fuori, sentiamo l'allungamento dei muscoli.
Albero:
in equilibrio su un piede, tenendo l'altro piede poggiato sulla parte interna della coscia.
Raccogliamo le mele:
ci allunghiamo con le braccia verso l'alto e poi allunghiamo la schiena avanti cercando di tenere le gambe tese.
Cestino:
distesi pancia a terra, afferriamo con le mani le caviglie inarcando la schiena.
Ponte:
in quadrupedia, manteniamo l'allineamento della colonna, aumentiamo la resistenza sollevando di poco dal pavimento le ginocchia.
Riccio:
seduti sui talloni, allunghiamo la schiena avanti e appoggiamo la fronte al pavimento. Le braccia sono rilassate lungo il corpo.
Ranocchio:
gambe divaricate, pieghiamo le ginocchia aprendo le anche e portiamo le braccia avanti. Facciamo dei piccoli balzi imitando il ranocchio.
Zucca:
distesi sulla schiena raccogliamo le ginocchia al petto sollevando il sacro.
Fetta di torta:
seduti divarichiamo le gambe e afferriamo con le mani gli avampiedi allungando la colonna in avanti.
Allo zoo
Canguro:
in piedi, gambe leggermente divaricate, pieghiamo le ginocchia e spingiamo il bacino dietro, allungando la schiena.
Nella posizione del guerriero, immaginiamo di ospitare un rapace sul nostro braccio.
Albero:
in equilibrio su un piede con la pianta ben in appoggio al pavimento.
Tigre:
un ginocchio è poggiato al pavimento, l'altra gamba si allunga dietro e il braccio opposto avanti, paralleli al pavimento.
Cammello:
in ginocchio inarchiamo la schiena all'indietro portando le mani o dietro la schiena oppure sulle caviglie.
Trenino:
seduti le gambe leggermente divaricate, la schiena si allunga veso l'alto e la testa allineata alla colonna.
Scivolo:
gambe distese, solleviamo il bacino con la testa allungata e lo sguardo avanti.
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dei 5 racconti.
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